Noi la violenza di genere la impariamo fin da piccoli
La cosa più sconcertante è che nessuno di noi si può salvare, perché se anche cresciamo in una famiglia “illuminata”, ci pensano a scuola i tuoi compagni a dirti la “verità”, ci pensano i tuoi amici con le battute pesanti e le risate grasse, ci pensi persino tu che qualche volta per sentirti al centro dell’attenzione e cadi nel tunnel della retorica. E non ne esci fino a quando un giorno ti svegli e aprendo gli occhi trovi sul quotidiano l’ennesima vittima di questa immane violenza.
Ti scorre un brivido lungo la schiena, perché finalmente hai capito, perché adesso comprendi che quella cifra scritta sul giornale non è semplicemente carta ed inchiostro, ma sono vite spezzate, sogni infranti, pseudo amori o presunti tali macchiati nel sangue e ti viene un magone in gola e dopo piangi.
Piangi perché sei impotente, perché lo Stato è impotente, perché stiamo mettendo la grande finanza e le banche prima delle nostre anime, prima dei nostri sentimenti. Non esistono leggi adeguate per combattere questa mattanza sociale e strutture fatiscenti che invece di ampliare, stiamo chiudendo. Siamo ciechi di fronte ad un vero bollettino di guerra dove la politica e le istituzioni non fanno nulla per risolvere il problema, e le uniche voci scese in piazza o per le strade sono state quelle del movimento delle donne e di una rete di movimenti come TILT; che hanno avuto il coraggio di dare voce a chi non ce l’ha.
Ma ciò non basta a sollevare le nostre coscienze da questa colpa, per questo ogni giorno dobbiamo lottare contro la discriminazione di genere, dobbiamo lottare per un ampliamento dei nostri diritti civili, dobbiamo lottare per una nuova visione della società. Dobbiamo riformare non solo la politica o lo stato, ma noi stessi, il nostro modo di vivere e socializzare, le nostre scuole con nuove materie che parlano di rapporti umani e di sentimenti; dobbiamo rieducare non solo i giovani ma anche gli adulti, nei luoghi di lavoro, nei luoghi di aggregazione, nel mondo dei mass-media e perfino nelle pubblicità. Provare realmente a trasformare questa crisi economico-sociale in un occasione di miglioramento e di sviluppo socio-culturale, cercando di abbattere tutte le barriere mentali che ci impediscono di vivere in una società senza violenza e discriminazione.
E adesso forse anche voi adesso avete una risposta alla mia domanda iniziale, fino a quando tutto questo può essere tollerabile?
Fino a quando non arriverà nel mondo una nuova rivoluzione, che non cerchi di soverchiare i governi o lo stato di cose presenti, ma che riesca a distruggere in noi ogni nostro pregiudizio.
http://www.articolo21.org/2012/05/noi-la-violenza-di-genere-la-impariamo-fin-da-piccoli/