Le tre età della donna – Gustav Klimt

klimt mother & baby

“…essere donna è così affascinante. E’ un’avventura
che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia
mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna.
Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se
Dio esistesse potrebbe anche essere una vecchia coi capelli
bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per
spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva
colse una mela: quel giorno nacque una splendida virtù
chiamata disubbidienza. Infine avrai da batterti per
dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c’è
un’intelligenza che urla d’essere ascoltata.”

Fallaci Oriana, Lettera a un bambino mai nato

 

le tre età della donna, di Gustav Klimt

Quadro conservato nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, è una delle poche opere di Klimt presenti in Italia. Nel 1911, nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantenario dell’Unità d’Italia, fu tenuto un vasto programma di manifestazioni artistiche, tra cui una mostra internazionale svolta a Valle Giulia. In quest’occasione fu allestito anche il padiglione austriaco, su progetto di Hoffmann, e tra le opere esposte vi fu «Le tre età della donna» di Klimt, che si aggiudicò il primo premio e fu acquistato dallo Stato Italiano, che la destinò appunto alla Galleria d’Arte Moderna romana, da poco istituita.

Il quadro ha le raffinate eleganze tipiche del periodo aureo. Si noti in particolare l’espressione estatica e con il capo reclinato della donna, che anticipa analoghe soluzioni posteriori. Ma non mancano particolari espressionistici, riscontrabili soprattutto nella resa della donna anziana, che ci mostrano come Klimt fosse, pur nelle sue scelte stilistiche, un pittore molto aggiornato sui tempi, e meno anacronistico di quanto siamo, oggi, indotti a credere.