“La donna che sbatteva nelle porte” di Roddy Doyle recitato da Marina Massironi

marina massironi

la donna che sbatteva nelle porte

di Roddy Doyle © Roddy Doyle, 1996 © Ugo Guanda Editore
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
scene e costumi Guido Fiorato
con Marina Massironi

Dal romanzo dell’irlandese Roddy Doyle, La donna che sbatteva nelle porte, il regista Giorgio Gallione ha tratto un intenso monologo per l’attrice Marina Massironi. Conosciuta al grande pubblico per la sua lunga collaborazione artistica con Aldo, Giovanni e Giacomo, Marina qui si confronta con un ruolo drammatico e con un tema tra i più delicati e attuali, gli abusi subiti dalle donne tra le mura domestiche, ma senza rinunciare del tutto alle armi dell’ironia e  “disegnando un ritratto di donna difficile da dimenticare”.
La donna che sbatteva nelle porte è Paula Spencer, ha trentanove anni e vive a Dublino, ma la sua storia potrebbe essere successa ovunque. Padre misogino e madre sottomessa, già da adolescente ha voglia di fuggire lontano da una famiglia che non la ama e una scuola che la umilia. Tutto cambia quando diventa la “signora” Spencer, la moglie di Charlo, il bello del quartiere. Charlo è la felicità, il sesso, la speranza, il riscatto. Poi arrivano i figli, Charlo che beve, perde il lavoro e la vicenda precipita improvvisamente nelle profondità di un dolore fisico e psicologico, dove lo sbattere la testa nelle porte diventa per Paula metafora per nascondere la violenza subita dal marito.
Esattamente come il libro, scritto da Roddy Doyle (l’autore di The commitments, The snapper, Paddy Clarke ha ha ha!) con una rara capacità di descrivere ed analizzare l’universo femminile, il monologo teatrale si sviluppa come un flash back, narrato dalla protagonista dalla soglia della propria abitazione, nel momento in cui trova finalmente la forza di ribellarsi e buttare fuori di casa il marito.

 

http://youtu.be/DFseEMwIEaM