I diritti dei conviventi – Vademecum

 

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I diritti dei conviventi

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Uno studio legale milanese specializzato in diritto di famiglia ha realizzato gratuitamente un vademecum per conoscere i diritti e i doveri che derivano dall’essere semplicemente persone legate da relazioni affettive, in una parola, conviventi: è stato messo a disposizione dal Comune di Milano, che lo distribuirà a tutte le coppie iscritte al Registro delle unioni civili.

Il manuale, primo esempio in Italia, è composto da una quarantina di pagine suddivise in capitoli tematici esposti in ordine alfabetico. All’interno sono raccolte informazioni sui più svariati ambiti della vita quotidiana per i quali, anche le coppie di conviventi, possono trovare tutela nell’ambito della legislazione vigente.

Tanti i temi trattati tra cui: congedi per i lavoratori, eredità, figli, fisco, mantenimento e alimenti, risarcimento del danno, trapianto di organi, violenza, pensione, assicurazione, regali e altre liberalità, acquisti, affido familiare e assistenza in ospedale.

Sono complessivamente 22.800 le coppie di conviventi residenti a Milano (dati 2011 – Settore Statistica Comune di Milano): le coppie di conviventi senza figli sono 7.285 (di cui 1.515 con meno di 35 anni, 4.783 tra i 35 e i 64 anni), quelle con figli 15.515 (di cui 3.190 con meno di 35 anni e 12.099 tra i 35 e i 64 anni).

Il Registro delle Unioni civili è stato istituito con delibera del Consiglio comunale nell’agosto del 2012. Da metà settembre sono iniziate le prime iscrizioni. Nel mese di maggio erano circa 650 le coppie iscritte nel Registro, 1.300 persone che hanno deciso di dichiarare il proprio status attraverso questo atto. Una coppia su quattro è composta da persone delle stesso sesso.

In base al Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili il Comune si impegna a tutelare e sostenere queste unioni al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio. Le aree tematiche entro le quali gli interventi sono da considerarsi prioritari sono:
– casa
– sanità e servizi sociali
– politiche per i giovani, genitori e anziani
– sport e tempo libero
– formazione, scuola e servizi educativi
– diritti e partecipazione
– trasporti

Gli atti dell’Amministrazione devono prevedere per le unioni civili condizioni non discriminatorie di accesso agli interventi in tali aree, evitando condizioni di svantaggio economico e sociale. All’interno del Comune chi si iscrive al registro è equiparato al “parente prossimo del soggetto con cui si è iscritto” ai fini della possibilità di assistenza.

Per tutti i dettagli clicca qui o scarica il vademecum.

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