“Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar

memoriediadrianoNel suo capolavoro Marguerite Yourcenar ha espresso un rapporto totale con la cultura, con la storia, con la filosofia, con la vita degli uomini e della società.

Il tutto raccontato nell’ottica della morte, che è la morte dell’imperatore Adriano, ma che è anche l’epilogo di un’epoca, di una civiltà: quella romana come quella europea moderna.
L’attualità di questo libro, al di là della rievocazione storica e delle riflessioni sapienziali, sta proprio nel senso di una fine che è cominciata nel secondo secolo dopo Cristo, che si è riprodotta nei grandi drammi del Novecento e che forse riviviamo anche oggi.

«Sappiamo qual è il centro che per decenni venne considerato il fulcro essenziale delle Memorie di Adriano: il giovane e bellissimo Antinoo e la felicità dei sensi, l’amore e il passaggio dall’appagamento alla stanchezza, il suicidio rituale di Antinoo e la conseguente disperazione dell’imperatore, la divinizzazione dell’amato, l’incolmabile vuoto. Eppure nelle Memorie di Adriano non era certo una storia d’amore il fine dell’autrice, concentrata nel rappresentare la vita del principe condottiero e la finale e continua introspezione. Lei stessa aveva detto: prendere questa esperienza esemplare, grandiosa e umana, e farla giudicare a lui stesso al termine della vita, malato, morente. Il punto di vista era quello della morte. Non solo la morte di Adriano imperatore, ma anche quella che aveva regnato sovrana in Europa e aveva accompagnato la durata e la conclusione di altri imperi.
Non a caso l’opera esce all’inizio della seconda metà del Novecento, negli anni subito posteriori a una guerra che sconvolse il mondo, e in filigrana oggi si può ritrovare e ripensare la complessa tematica che ha avvolto la struttura del romanzo prima e dopo quei fertilissimi decenni e che si ritrova in un precipitato paradigmatico proprio qui. Marguerite Yourcenar, nelle sue opere piú importanti, si è sempre inserita tra gli scrittori esemplari del suo tempo, con risultati che potremmo chiamare simbolici. È certo possibile, anzi legittimo concludere che ci troviamo davanti a un tentativo, forse tra i piú concentrati ed estremi, di narrazione esperienziale, e quindi di meditazione interiore spirituale e filosofica».

Dalla postfazione di Francesca Sanvitale

 

Nelle pagine che seguono, tra le più belle di Memorie di Adriano (un romanzo storico, non la biografia di Adriano) l’imperatore riflette sulla nuova realtà di Roma, ormai lontana dai tempi dei re pastori, della Repubblica, dei Cesari, ed avviata alla piena maturità.

Leggere le pp. 106-07 come introduzione e soffemarsi particolarmente sul testo a partire da Humanitas, Felicitas, Libertas (fine p. 107).

Nelle pagine seguenti, Adriano sviluppa le sue considerazioni sulla giustizia e sulle leggi (pp. 108-09), a p. 110 descrive il tentativo di assassinio subito per mano di uno schiavo spagnolo e riflette sulla schiavitù.

A seguire, sulla condizione della donna e sui ricchi.

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Marguerite Yourcenar
Marguerite Yourcenar

Marguerite Yourcenar, pseudonimo di Marguerite Cleenewerck de Crayencour (1903 – 1987), scrittrice francese.