Gaslighting – Violenza psicologica

Immagine del Film Gaslight con Ingrid Bergman
Gaslighting è una forma di violenza psicologica nella quale false informazioni sono presentate alla vittima con l’intento di farla dubitare della sua stessa memoria e percezione. Può anche essere semplicemente il negare da parte di chi ha commesso un atto di violenza che gli episodi di violenza siano mai accaduti, o potrebbe essere la messa in scena di eventi bizarri con l’intento di disorientare la vittima. Gaslighting è una parola di origine colloquiale e la sua etimologia è spiegata di seguito, ma il termine è stato anche usato nella letteratura clinica.[1][2]Il termine deriva da un’opera teatrale del 1938 Gas light (inizialmente nota come Angel Street negli Stati Uniti), e dagli adattamenti cinematografici del 1940 e 1944 (quest’ultimo conosciuto in Italia come “Angoscia“). La trama tratta di un marito che cerca di portare la moglie alla pazzia manipolando piccoli elementi dell’ambiente, e insistendo che la moglie si sbaglia o si ricorda male quando nota questi cambiamenti. Il titolo origina dal subdolo affievolimento delle luci a gas da parte del marito, cosa che la moglie accuratamente nota ma che il marito insiste essere solo frutto dell’immaginazione di lei.Il termine gaslighting è utilizzato per definire un crudele comportamento manipolatorio messo in atto da una persona abusante per far si che la sua vittima dubiti di se stessa e dei suoi giudizi di realtà, cominci a sentirsi confusa, creda di stare impazzendo.Il gaslighter, così viene definito colui che mette in atto tale manipolazione mentale, fa credere alla vittima di stare vivendo in una realtà che non corrisponde alla realtà oggettiva, la fa sentire sbagliata, mina alla base ogni sua certezza e sicurezza, in sostanza agisce su di lei un vero e proprio lavaggio del cervello. La ricerca dimostra che nella stragrande maggioranza dei casi la vittima e il gaslighter sono relazionalmente vicini, quasi sempre partner o parenti stretti.Il comportamento di gaslighting attraversa tre fasi fondamentali:1) Incredulità: la vittima non crede a quello che sta accadendo nè a ciò che vorrebbe farle credere il suo “carnefice”2) Difesa: la vittima inizia a difendersi con rabbia e a sostenere la sua posizione di persona sana e ben “piantata” nella realtà oggettiva

3) Depressione: la vittima si convince che il manipolatore ha ragione, getta le armi, si rassegna, diventa insicura e estremamente vulnerabile e dipendente.

 

Esistono tre categorie fondamentali di manipolatore:

1) il bravo ragazzo che sembra avere a cuore solo il bene della vittima ma in realtà antepone ad ogni altra cosa i propri bisogni

2) l’adulatore che attua la manipolazione in maniera strategia lusingando la vittima

3) l’intimidatore che utilizza il rimprovero continuo, il sarcasmo, l’aggressività diretta

 

Lo scopo del comportamento di gaslighting, comune alle tre categorie di manipolatori, è ridurre la vittima a un totale livello di dipendenza fisica e psicologica, annullare la sua capacità di scelta e responsabilità.

Si tratta di una grave forma di perversione relazionale che rende le vittime talmente assuefatte e dipendenti da essere nella maggior parte dei casi inconsapevoli rispetto a ciò che sta loro accadendo. La violenza si cronicizza non appena la vittima entra nella fase depressiva, quella in cui si convince della ragione e anche della bontà del manipolatore (che si prende cura di lei, la capisce, la sostiene) che non a caso è spesso addirittura idealizzato. Ecco che si crea così il paradosso, in cui la vittima idealizza il proprio carnefice.

Proprio per quanto detto finora è difficile che chi è vittima del gaslighter si renda conto della situazione perversa in cui vive e chieda aiuto, cosa ancor più vera se si pensa che essa diventa così dipendente da isolarsi anche a livello sociale per la paura di essere inadeguata o giudicata pazza. Più spesso la richiesta di aiuto o la capacità di far “aprire gli occhi” alla vittima arriva da chi le sta intorno, altri familiari, amici o colleghi. E’ allora che può e deve iniziare il percorso di ricostruzione della propria identità, della fiducia e del senso di sè che porti la donna a liberarsi da una relazione perversa e dolorosa.

 

Da Wikipedia

Cliccare qui sotto per la visione di una parte del film Gaslight in lingua inglese

http://youtu.be/bKcDeEcti70