“Festa della Mamma” celebrazione dell’amore disinteressato

klimt mother & baby
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Ricorrenza diffusa in tutto il mondo, la Festa della Mamma è comunemente festeggiata la seconda domenica di maggio: una giornata attraverso la quale si celebra l’amore disinteressato e l’inesauribile pazienza che contraddistingue ogni madre nel mondo.

Nonostante i connotati odierni della Festa siano spiccatamente commerciali, le sue origini sono antichissime e legate alle tradizioni religiose dei popoli politeisti: all’arrivo della primavera, la quasi totalità delle civiltà antiche celebrava infatti la rinascita della Grande Madre Terra, portatrice di prosperità.

Gli antichi Greci dedicavano alla madre un giorno prestabilito dell’anno festeggiando la dea Rea, madre degli dei, mentre i Romani salutavano l’arrivo di maggio e della primavera con un’intera settimana di festività dedicate a Cibele (personificazione della Madre Terra, protettrice della vegetazione e dell’agricoltura) alle rose e alle donne. Come i romani, anche gli antichi Umbri, a maggio, ricordavano la dea dei fiori e regalavano rose alle loro amate.

Il culto della ‘Grande Madre’, divinità femminile dispensatrice di vita, ha, quindi, nel corso della storia, accomunato molti popoli, giungendo fino alle soglie delle modernità. Come per molte feste pagane, le celebrazioni sono state quindi inglobate dalla Chiesa: al culto della Grande Madre è stato sostituito così quello della Madonna, la madre di Gesù, ed il mese a lei dedicato, non a caso, è proprio maggio.

I tempi moderni hanno tuttavia svuotato la festività di quel particolare significato religioso, proiettandola in una sfera più spiccatamente civile. Le origini della Festa della Mamma così come la conosciamo oggi risalgono a poco più di un secolo fa: l’istituzione del Mother’s Day è stata fortemente promossa dalla pacifista statunitense Julia Ward Howe, nel 1870, come occasione per riflettere sull’inutilità della guerra e favorire la pace del mondo. Tuttavia, prima dell’istituzione ufficiale di un giorno celebrativo bisogna attendere ancora qualche decennio e la perseveranza di Anna Jarvis che dal 1907 si batté instancabilmente per l’ istituzione di una festa in onore di tutte le vittime della Guerra Civile americana. All’indomani della scomparsa della madre, alla quale era molto legata, Anna spedì ripetute lettere a ministri e membri del congresso al fine di promuovere una festività atta a festeggiare tutte le mamme del paese. Così, grazie alla sua tenacia e determinazione, la prima festa della mamma fu celebrata nel 1908 a Grafton nel Massachusetts e l’anno successivo a Philadelphia, città natale della Jarvis. E’ però solo nel 1914 che il presidente Wilson calendarizzò la Festa della Mamma come celebrazione ufficiale da festeggiarsi la seconda domenica di maggio. Essa diviene l’espressione pubblica della gratitudine verso le madri del mondo e un giorno di speranza per la pace. 

Se in America, Italia, Belgio, Germania, Giappone e in altri 34 Stati i festeggiamenti cadono la seconda domenica di maggio, in altri Paesi le date cambiano andando dal 14 ottobre della Bielorussia al 22 dicembre dell’Indonesia, al 12 agosto della Thailandia. In Norvegia la Festa viene celebrata la seconda domenica di febbraio, in Argentina la seconda di ottobre, mentre in Francia l’ultima domenica di maggio. Ma seppur festeggiata in giorni differenti, e sviluppatasi a seconda delle diverse tradizioni locali, ciò che resta è che la Festa della Mamma, dopo millenni di storia, continua ad unire i popoli di tutto il mondo.

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