I Comuni di BASIANO e MASATE ospitano la mostra sulla “Violenza Assistita”

Blog1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Che cos’è la violenza assistita?

Per violenza assistita si intende, secondo il Coordinamento Italiano dei Servizio contro il Maltrattamento e l’Abuso Infantile (CISMAI),  il fare esperienza da parte del bambino/a di qualsiasi forma di maltrattamento di un genitore sull’altro e su altre figure di riferimento importanti per il bambino stesso.

Il maltrattamento (o violenza domestica) può essere compiuto attraverso atti di:

–   violenza fisica (pugni, calci, spintoni…),

–   verbale (insulti, intimidazioni…),

–   psicologica (far sentire l’altro inferiore, incapace, invisibile, un verme..),

–   sessuale (costringere l’altro a compiere atti sessuali contro la sua volontà)

– economica (controllando i soldi, non permettendo all’altro di andare a lavorare, non dandogli soldi)

–   controllo (non lasciando che l’altro esca, veda amici, parli con chi vuole…)

Il bambino può farne esperienza direttamente (quando essa avviene nel suo campo percettivo), indirettamente (quando il minore è a conoscenza della violenza), e/o percependone gli effetti. 
Si include l’assistere a violenze di minori su altri minori (ad esempio fratelli) e/o su altri membri della famiglia e ad abbandoni e maltrattamenti ai danni di animali domestici.

Ecco alcuni spunti di riflessione per capire quanto sia un fenomeno frequente e doloroso:

– la violenza domestica è la prima causa di morte nel mondo per le donne di età compresa tra 19 e 44 anni; uccide più della guerra, del cancro;

– la violenza domestica avviene nel 99% dei casi in casa della vittima, non sempre la casa è un luogo sicuro;

– la violenza domestica è la principale causa che spinge ad abbandonare la casa e a diventare un senzatetto, è difficile per molte donne trovare una soluzione che non sia la fuga in strada;

– la violenza domestica è esercitata nella maggior parte dei casi da uomini su donne per molti motivi (legati ad esempio alla forza fisica, al ruolo culturale e nella famiglia…)

– il rischio di violenza domestica per le donne è doppio se in casa ci sono dei bambini (i ricatti riguardanti la custodia dei figli, il permettere di vederli e le minacce di “prendersela con loro” sono comuni)

– quando la violenza domestica avviene tra i genitori la probabilità che il bambino abbia una percezione diretta di un episodio di violenza domestica è triplicata rispetto alla media, diventa pressoché impossibile per il genitore abusato proteggere il bambino dall’esperienza sensoriale della violenza;

– quando entrambi i genitori sono perpetratori di episodi di violenza domestica ai danni di altri membri della famiglia cresce ulteriormente la probabilità che il bambino venga esposto direttamente a momenti di violenza domestica e che sia a rischio di danno fisico. Le figure di riferimento non sono in grado di proteggere il bambino stesso.

– per i bambini esposti alla violenza domestica la probabilità di essere abusati direttamente aumenta di 15 volte rispetto agli altri bambini di pari età,

– raramente la violenza domestica è un tipo di abuso che avviene da solo: nel 30-70% dei casi la violenza domestica assistita dal bambino coesiste con l’abuso  subito in forma diretta dal bambino e inoltre aumenta il rischio di abuso sessuale intrafamiliare;

– infine le donne maltrattate commettono abusi sui propri figli con una probabilità doppia rispetto a quelle non maltrattate.

Cosa si può fare per aiutare i bambini vittima di violenza domestica?

Noi crediamo che sicuramente sia importante per prima cosa conoscere il problema e fare quindi prevenzione.

L’Associazione Mariposa si è pertanto posta come obiettivo quello di approfondire la percezione ed il grado di conoscenza del tema. Lo scopo è di rendere consapevoli tutti coloro che si trovano ad affrontare situazioni problematiche (genitori ed operatori sociali) dei danni che la violenza assistita può creare (includendo anche i “classici” litigi se diventano cronici). Solo così si potranno veramente tutelare le piccole vittime.

Per raggiungere questo obiettivo ci siamo avvalse del progetto dell’illustratrice Stefania Spanò (in arte Anarkikka) accompagnando una bella mostra itinerante che racconta l’argomento con la sequenza delle immagini nei vari luoghi di aggregazione.

Dal 12 al 19 marzo la mostra è esposta presso l’atrio del Comune di Masate ed è visitabile durante gli orari di apertura degli Uffici Comunali. L’iniziativa rientra nel programma  “Marzo in rosa” LocandinaMostraMASATE-001 Marzorosa2016-001

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Blog4 Blog3 Blog2 Blog8